giovedì 31 ottobre 2013

PARTENOPE - La Sirena Napoletana.


Youcanprint - Disponibile anteprima ed Ebook
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La Feltrinelli
Mondadori
Libreria Universitaria

2 commenti:

  1. L’ho preso per curiosità e ho scoperto un magico mondo perlopiù sconosciuto.
    Il libro pur essendo composto con dialoghi ironici, commuove!
    Si nota da subito un grido di disapprovazione per la continua umiliazione che circonda Napoli. L’autore riesce in maniera semplice, ma efficace, a mettere in evidenza l'animo sano, pulito e dignitoso della città.
    Il mondo della Mitologia e del reale un tempo comunicavano e interagivano tra loro, ma qualcosa li ha divisi facendoli perdere i contatti, così Napoli ha continuato il suo sviluppo in una direzione più da vittima spettatrice che da protagonista.
    C’e’ il sogno, non utopico, di reazione che vive in ognuno di noi.
    La protagonista, come una sorta di Alice nel paese delle meraviglie, si ritrova senza volerlo in un mondo che non le appartiene, non più semplice e bonario, ma, colmo di rabbia e malvagità dove giunge spontaneo chiedersi se sia davvero possibile l'esistenza di mondi paralleli!
    La narrazione pur trattando di argomenti mitologici prosegue limpida e scorrevole; ove sono presenti particolari contemporanei e simpatica "suspance".
    Per questo motivo consigliatissimo a coloro che vogliono una lettura leggera che inevitabilmente farà riscoprire l’orgoglio dell’appartenenza.
    La storia chiude con la più terribile delle tragedie, contemporaneamente dona la fierezza di essere Partenopei.
    E’ certamente un romanzo di intrattenimento ed evasione che lancia al lettore profondi messaggi e un sorriso.

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  2. Appena conclusa (seppur con vergognoso ritardo) la lettura del libro "Partenope" mi trovo a scrivere queste due righe, volendo esprimere un giudizio personale in merito al lavoro di Paolo Damiani. Lavoro che ritengo meriti sicuramente di essere letto in quanto sa avvincere e trascinare il lettore nelle vicende mitologiche della cultura dalla quale discendiamo e nella quale la Campania in particolar modo ne è testimone eccellente. Ebbene la lettura è avvincente proprio per il modo di vedere gli avvenimenti da parte dell’autore alla napoletana maniera e di averli trasportati su carta attraverso uno stile assolutamente originale assimilabile ad una commistione dei modi scrivendi di Luciano De Crescenzo e Giobbe Covatta. Nel leggere questo libro ho avuto l’impressione di ascoltare il testo direttamente dalla voce di Paolo in quanto ho avuto il piacere di conoscerLo personalmente e di apprezzare non poco il suo modo naturale di relazionarsi con gli altri e posso asserire che questo lavoro riflette a pieno il carattere sempre gioviale, allegro e originale dell’autore. Assicuro che c’è poca finzione. Bravo bravissimo Paolo!

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