mercoledì 16 novembre 2016

Mitologia Partenopea




Prefazione

Da secoli si parla dei miti greci come se fossero qualcosa da ritrovare, da ravvivare.
“In verità sono quelle favole che aspettano ancora di risvegliarci ed essere viste, come un albero davanti all'occhio che si riapre". -Roberto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia -
Alla base di un racconto come Mitologia Partenopea c'è l’idea, salda, che la mitologia non sia, ad oggi, soltanto un serbatoio di storie in cui rimbomba l'eco di un passato fantasma, ma un punto di partenza per ridefinire i modelli del presente sulla base di un'analisi consapevole che riporti alla luce i marchi delle passioni che da sempre ci contrassegnano.
L'operazione di P. Damiani è una vera e propria apologia del mito, non risparmiando affatto considerazioni su quella forma "primitiva" di pensiero, scrive di tradizione senza essere tradizionale ma, anzi, riveste ogni racconto di una nuova luce a costo anche di porre sotto i riflettori una visione pressoché soggettiva dei fatti.
In primo luogo la semplicità e quel tocco di ironia, talvolta sarcasmo, che avvolgono il racconto, catturano l'attenzione anche dei profani del mito.
Il racconto mitico offre momenti di riflessione e talvolta di polemica, senza tener conto che non è possibile comprendere la cultura così come, inversamente, non è possibile comprendere il
significato di questi racconti senza tener conto dello specifico orizzonte culturale all’interno del quale essi sono stati prodotti.
Naturalmente, sarebbe ingenuo credere che «tradizione» costituisca anche un sinonimo di antichità, genuinità o autenticità. Le tradizioni di una comunità, e con essa i suoi miti, devono essere di volta in volta ricostruite a seconda delle necessità del presente.
Damiani sente forte l'esigenza di allargare l'orizzonte del mito, renderlo accessibile e verosimile in tutte le sue forme. E non c'è da stupirsi di fronte a questa necessità; dice Sallustio nel Trattato degli déi e del mondo: "Queste cose non avvennero mai, ma sono sempre."
E' nella natura del mito essere esemplare, giacché prende vita da una sintesi perfetta tra l'aggregazione e la disgregazione che tiene conto della discordia di cui tutte le cose sono costituite e vivono.



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